Friday 15 October 2010

Pompei: nessun degrado, oltre 100 interventi

From the MiBac site, information about money to be spent on restoration at Pompeii:

Oltre cento interventi effettuati, investimenti in tutela per oltre 65 dei 79 milioni a disposizione (l’83 per cento), un nuovo impianto di illuminazione e antincendio, servizi igienici adeguati ai visitatori, un posto di pronto soccorso in caso di incidente, aperture notturne. E ancora: niente più “assalti” delle guide abusive ai gruppi turistici, risse fra gli irregolari, abusivismo commerciale, prostituzione notturna, una riduzione quasi totale del randagismo. È la “verità” del Mibac, in risposta alle polemiche innescate dalle denunce di abbandono, degrado e fatiscenza piovute sul sito archeologico nei giorni scorsi dal Corriere della Sera. Una versione affidata all’ex commissario della Protezione civile, Marcello Fiori, chiamato a fare il punto nonostante il suo mandato sia scaduto da settimane (e senza comunque entrare nel merito delle contestazioni del quotidiano di via Solferino). È proprio lui a rivendicare i risultati sotto la sua gestione straordinaria, con un elenco lungo e dettagliato fatto di numeri, dati, cifre. Su tutti, la crescita del 12 per cento dei visitatori, del 15 per cento dei ricavi da biglietteria e del 40 per cento delle visite delle scolastiche.
È un nuovo fronte polemico di scontro diretto, quello del Collegio romano. Ora è il Corriere della Sera, a novembre scorso era toccato al Venerdì di Repubblica, che aveva dedicato la sua copertina allo “sfascio” dei beni culturali. Perché, spiega il ministro Sandro Bondi, “un conto sono le critiche e un conto le falsità”: “Ho ascoltato la stampa quando denunciava il degrado del sito di Pompei. Non sono rimasto a guardare e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”. Ma lo stesso atteggiamento di attenzione non pare toccare alla stampa che adesso denuncia ritardi nella conclusione dei lavori, la chiusura di siti che dovrebbero essere aperti, il fatto che alcuni cantieri siano fermi. La verità, per il ministro, è che questo è un “Paese malato”, in cui il “clima è avvelenato” e “non solo la politica considera l’avversario un nemico da eliminare, ma anche l’informazione” non svolge correttamente il suo mestiere. Di qui “l’amarezza” per le critiche (“Mi chiedo se è un torto essere onesti in questo Paese, se ha senso lavorare per il bene dell’Italia”) ma anche la “grande soddisfazione e orgoglio per quello che è stato fatto” e l’auspicio di poter “vivere in un Paese dove il lavoro svolto da chi governa viene valutato con onestà”, senza pregiudizi. “Non pretendiamo di aver fatto tutto ma siamo soddisfatti del buon lavoro svolto”, aveva affermato ad aprile il ministro presentando la “nuova” Pompei in occasione dell’apertura della Settimana della cultura. Oggi la “linea del fronte” si attesta su una difesa tout court della gestione commissariale. “Non c’è progetto che non sia stato preliminarmente condiviso con la Soprintendenza e che non sia frutto del lavoro dei loro tecnici - assicura Fiori -. La scommessa semmai è come mantenere alto il livello di cura e manutenzione di questi anni”.
Intanto, nella Casa dei Vettii, finita al centro delle polemiche per un intervento da 548 mila euro che avrebbero dovuto essere terminato nel 2009, ripartiranno i lavori: l’accordo è stato siglato proprio ieri con l’Istituto centrale del restauro. “Consentirà la riapertura dell’atrio e degli ambienti che vi si affacciano direttamente”, fa sapere l’ex soprintendente Giuseppe Proietti. “Le polemiche su Pompei ci sono sempre state, me le ricordo da sempre, ma manca un progetto globale”, ammette il presidente del Consiglio dei Beni culturali, Andrea Carandini. L’obiettivo resta quello di dare vita a una fondazione di diritto privato che coinvolga enti locali e partner privati, soprattutto banche, sul modello del museo Egizio di Torino (che solo dalla compagnia San Paolo riceve 50 milioni l’anno). La commissione si è insediata è ha dato via alle prime audizione per avere la certezza che è proprio questo il modello di gestione più adeguato. Ma nonostante il progetto sia nel cassetto da tempi, i tempi per la sua realizzazione restano ancora lontani.
fonte dati: IL VELINO

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